Chaga il fungo che dopo 500 anni si rivela al mondo

Cos’è Chaga?

 Chaga, scientificamente chiamato Inonotus Obliquo, cresce sulle betulle negli habitat più freddi dell’emisfero settentrionale. Questo particolare fungo è ricco di sostanze nutritive ed è stato utilizzato per secoli in Russia e in altre parti dell’Europa orientale come erba medicinale. L’elevato valore nutritivo di Chaga ha ottenuto popolarità in tutto il mondo. Ci sono molti modi per aggiungere Chaga alla propria dieta, ma la maggior parte delle persone preferisce consumarlo sotto forma di tè, principalmente per via del suo piacevole gusto. Infatti, il sapore del  Tè-Chaga è molto simile a quello del caffè.

Esternamente Chaga non assomiglia affatto al fungo tipico. È di consistenza rigida, multiforme, di colore nerastro o di un marrone scuro che gli conferisce l’aspetto di carbone bruciato. L’interno del fungo invece è molto più morbido, di color ruggine o giallo-marrone, granuloso e ha una particolare struttura a “tappo”.

Da dove proviene Chaga? Dove cresce?

 Il fungo Chaga cresce in zone geografiche aventi climi particolarmente rigidi come Russia, Nord Europa, Canada e Stati Uniti settentrionali. Questo fungo cresce molto lentamente, si trova all’esterno delle piante di betulla e può raggiungere dimensioni di 40/50 centimetri.

Quanto è popolare Chaga?

Con la sua popolarità alle stelle, sempre più persone raccolgono autonomamente il fungo Chaga per uso personale. Purtroppo, molte di queste, inconsapevolmente, utilizzano tecniche di raccolta errate, che a loro volta provocano la morte di alberi e, infine, la morte di preziosi funghi Chaga. Per questa ragione trovare funghi Chaga di qualità è diventata un’attività particolarmente impegnativa.
> Il fungo deve essere necessariamente raccolto quando raggiunge una dimensione pari a quella di un pompelmo. Chaga raggiunge questa dimensione in un arco di tempo che varia dai 3 ai 10 anni.

Come si fa ad assicurare che la raccolta di Chaga sia sostenibile?

 

La sostenibilità della raccolta di tale fungo richiede che, nell’operazione di raccolta, venga rimossa solo la parte superiore del vegetale senza intaccare la radice della pianta. Questa piccola attenzione garantisce la continua crescita del fungo, proteggendo l’albero ospite da eventuali infezioni. Inoltre, la raccolta dovrebbe sempre essere praticata in aree dove il fungo cresce in abbondanza e senza eccedere o abusarne.
Una volta raccolto, Chaga va essiccato per eliminarne l’umidità e al fine di consentire una più elevata concentrazione di minerali. A questo punto il fungo può essere finemente macinato o suddiviso in piccole porzioni.

Da quanto tempo viene utilizzato Chaga?

Il popolo Ainu dell’Asia Orientale ha utilizzato Chaga tramandandolo per molte generazioni. In realtà, i record suggeriscono che questa tribù nativa ha sfruttato le qualità benefiche di questo fungo per almeno 600 anni, per via delle sue proprietà antiossidanti. È quindi probabile che l’assunzione di Chaga risalga ad un tempo ben più remoto di quello documentato. Si ritiene che, fin da subito, i nativi asiatici ne facessero uso per garantire un corretto funzionamento del corpo.
Nella maggioranza della scrittura antica, il fungo Chaga è descritto come “dono di natura”, “punta di diamante della foresta” e “re delle erbe”, grazie alla sua capacità di guarigione e per l’alto contenuto nutrizionale.

 

Come viene utilizzato Chaga oggi?

Oggi, Chaga è comunemente usato come un tè particolarmente concentrato. È ricco di minerali, vitamine, fenoli, antiossidanti ed enzimi provenienti dalla betulla: questi elementi combinati danno origine ad una miscela potente e salutare.

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